All’ingresso del City Lodge si viene
accolti da un enorme specchio incastonato in una cornice barocca, in grado di
riflettere l’immagine del visitatore come se fosse scomposta in una miriade di
pixel ante litteram: è la metafora della vita quotidiana che si dissolve e si
trasforma in questo luogo magico e senza tempo. E, di fronte, un magico
pianoforte. Un pianoforte davvero speciale, pezzo raro, che saprà sorprendervi
e regalarvi momenti di vera poesia.
Caratterizzata da una pianta a ferro
di cavallo, la struttura è dominata dalle tonalità eleganti e tenui del grigio
alle pareti, in grado di conferire disinvoltura agli ambienti dalle altezze
esagerate e agli affreschi originali. Per il piano di ristrutturazione degli
ambienti, i proprietari Giorgia e Stefano Barbini si sono rivolti allo studio
“FM-architettura d’interni” e hanno deciso di giocare con le cromie,
utilizzando soprattutto colori legati al mondo papale, come l’oro, il rosso e
il porpora, che vengono attenuati dal grigio delle pareti.